intervista a Radio BCS

30/01/08

revisione di una CPIC


Cara CPIC,
ti scrivo, perchè ti devo confessare che anche io a volte mi sbaglio.
Pensavo fossi eterna, io che non credo nell'amore per sempre, avrei però giurato che fossi un ricordo da tempo indeterminato, uno di quei ricordi così presenti da non abbandonarmi mai.
Invece scopro che sei terrena, non più aurea divina, e così umana da amare i tuoi difetti, ma anche vederli e sapere di poterne francamente fare a meno.
D'improvviso la tua presenza non è più così ingombrante, il tuo ricordo svanisce in contorni sbiaditi, mi dimentico della tua assenza.
Allora mi chiedo se anche la CPIC non è per sempre, cosa ci rimane?